Capitolo 0
For a story genuinely to qualify as a legend, it should unfold in many chapters.
Per meritarsi la qualifica di leggenda, una storia deve articolarsi in molti capitoli. Questo vale sicuramente per la leggenda Blancpain che ha nome Fifty Fathoms. Basta pensare ai capitoli che narrano le avventure di quello che era allora il CEO di Blancpain, Jean-Jacques Fiechter, e del suo club dedicato alle immersioni. Alla sua ingegnosità nel concepire il primo moderno orologio subacqueo del mondo. All’adozione del Fifty Fathoms per i sommozzatori da combattimento della Marina francese. Alla scelta operata da Jacques-Yves Cousteau in vista delle sue immersioni. Alla creazione del Bathyscaphe e così via. In questo Numero 18 l’accento cade su uno dei capitoli più famosi di quella saga settantennale: i Fifty Fathoms MIL-SPEC 1 e MIL-SPEC 2 scelti dalla Marina degli Stati Uniti. Ne ripercorriamo la storia attraverso i ricordi di Jean-Jacques Fiechter, non solo, ma anche dei due figli di Allen V. Tornek, importatore americano di Blancpain in quegli anni. Fortunatamente abbiamo potuto accedere anche ai rapporti – fino a ieri riservati – relativi ai test della US Navy. Gli avvenimenti narrati in questo capitolo coprono quasi due decenni, dal 1953 alla fine degli anni 1960. Un rapido balzo nel presente ci immerge direttamente nel Tribute to Fifty Fathoms MIL-SPEC, il nostro omaggio a questo importante capitolo che ha rappresentato uno dei momenti salienti di Baselworld 2017.
Per quanto riguarda i Métiers d’art, sono numerose le specializzazioni che vanta la nostra marca. Nei numeri precedenti abbiamo presentato ai nostri lettori gli orologi che valorizzano l’incisione, la damaschinatura e lo shakudō. In questo numero descriviamo invece le forme creative e insolite che assume la pittura a smalto praticata nell’apposito laboratorio di Blancpain a Le Brassus.
Buona lettura!
Marc A. Hayek
Presidente e CEO di Blancpain