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Capitolo 5

IL CUORE dell’orologio meccanico

Scappamento e oscillatore: come dare vita a materiali inerti.

Autori del capitolo

CHRISTIAN FEUVRIER
DAVY LOCATELLI
LAURE LUGINBHÜHL

Autori del capitolo

CHRISTIAN FEUVRIER
DAVY LOCATELLI
LAURE LUGINBHÜHL
IL CUORE dell’orologio meccanico
IL CUORE dell’orologio meccanico
Numero 20 Capitolo 5

Le numerose CONOSCENZE accumulate nei primi LABORATORI A CONDUZIONE FAMILIARE hanno dato origine ad un KNOW-HOW UNICO.

Nivarox-FAR: un nome e una sigla che solo gli appassionati di orologeria conoscono. Eppure, la maggior parte dei componenti prodotti da questa azienda sono fondamentali per dare vita a tutti i meccanismi di orologeria. Qualunque sia la sua forma, e che sia visibile o no, il cuore dell’orologio è un “organo” vitale che, col suo celebre tic-tac, scandisce in maniera inequivocabile lo scorrere del tempo, ed è una fonte inesauribile di sogni e di emozioni. Da 170 anni, la missione di questa azienda consiste nel dare vita a orologi meccanici, una prodezza quotidiana resa possibile da una combinazione unica: l’incontro fra le conoscenze accumulate nel corso di secoli e una maestria industriale unica. Tuffiamoci nel cuore degli orologi Blancpain… 

Il cuore dell’orologio meccanico Swiss Made riassume in sé la storia di svariati e complessi componenti di orologeria. Ma è anche frutto di oltre un secolo e mezzo di concentrazioni e fusioni aziendali. Sia nell’ambito degli assortimenti (ovvero i pezzi che compongono lo scappamento, tra cui l’ancora, la ruota di scappamento e il disco, la cui funzione consiste nel trasmettere l’energia con il minor numero possibile di vincoli), sia nell’ambito dei bilancieri (piccolo volano d’inerzia, unito alla spirale mediante un asse, che regola il rilascio dell’energia), e nel settore delle spirali (piccola molla piatta, fissata al bilanciere mediante una virola, che forma l’organo regolatore, o oscillatore), le numerose conoscenze accumulate nei primi laboratori a conduzione familiare hanno dato origine ad un know-how unico che, sviluppandosi progressivamente, ha permesso di creare vere e proprie strutture industriali. Questa tendenza ebbe inizio nel 1895, quando i cinque più importanti produttori svizzeri di spirali accettarono di rinunciare alla loro indipendenza e di unire le loro forze per creare la Société des Fabriques de Spiraux Réunies (nota comunemente con la sigla SR, alla quale fu incorporata la fabbrica di spirali Nivarox SA al momento stesso della sua fondazione, negli anni ‘30). Questa prima concentrazione industriale nella storia dell’orologeria svizzera ha rappresentato un’autentica rivoluzione. Nel 1932, i produttori di assortimenti e di bilancieri si raggrupparono in due nuove entità, chiamate Fabriques d’Assortiments Réunies (FAR) e Fabriques de Balanciers Réunies (FBR). Seguirono varie fasi intermedie, finché il 1983 segnò il punto conclusivo della concentrazione delle attività industriali al cuore dell’orologeria meccanica che, grazie all’impulso dato da Nicolas G. Hayek, furono riunite in un’unica azienda chiamata Nivarox-FAR.

 Laboratorio degli scappamenti a Le Locle intorno al 1925, diventato parte di FAR nel 1932. 

Laboratorio degli scappamenti a Le Locle intorno al 1925, diventato parte di FAR nel 1932. 

 Laboratorio dei bilancieri a La Sagne intorno al 1910, diventato parte di FBR nel 1932. 

Laboratorio dei bilancieri a La Sagne intorno al 1910, diventato parte di FBR nel 1932. 

 Tornitura delle viti del bilanciere, che richiede un filo d’oro rettificato per realizzare componenti di pochi decimi di millimetro. 

Tornitura delle viti del bilanciere, che richiede un filo d’oro rettificato per realizzare componenti di pochi decimi di millimetro. 

La COLLABORAZIONE tra Blancpain e Nivarox-FAR ha continuato a dar vita a COMPONENTI ECCEZIONALI.

Oggi, le attività di Nivarox-FAR sono ubi­cate in varie località nella regione del Giura: Le Locle (sede centrale), La Chaux-de-Fonds (Le Crêt-du-Locle), Fontaines, Marin, Boncourt e Villeret (il paese in cui nacque Blancpain nel 1735), e si basano su una quantità di esperienze e di specializzazioni senza uguali nel mondo dell’orologeria. Questa eredità fa dell’azienda con sede a Le Locle la custode di una tradizione e di competenze uniche, nonché il punto di riferimento per tutto ciò che concerne la ricerca, lo sviluppo e anche la produzione industriale degli scappamenti e degli oscillatori Swiss Made. 

La collaborazione tra Blancpain e Nivarox-FAR ha continuato a dar vita a componenti eccezionali, in grado di soddisfare requisiti qualitativi, cronometrici ed estetici in continua evoluzione. 

Concretamente, il cuore degli orologi Blancpain è costituito da scappamento e oscillatore che, con un battito costante, animano l’intero orologio. Composto da 13 a 17, o più, elementi (i componenti che costituiscono il movimento Blancpain sono centinaia) il cui peso complessivo non supera 0,08 grammi (sic!), il “cuore” di cui stiamo parlando è prodotto con materiali diversi, la cui precisione raggiunge talvolta il decimo di micron, e misurati al centesimo di micron. Cifre talmente straordinarie, sia per quanto riguarda il peso che le dimensioni, che sfidano semplicemente la nostra capacità di comprensione. Anche la loro fabbricazione rappresenta un’autentica sfida, perché costringe spesso a spingere al limite (e talvolta anche oltre) le capacità fisiche dei mezzi di produzione. Tali condizioni richiedono competenze tecniche che superano gli standard tradizionali, e questo vale anche per le migliaia di componenti che escono giornalmente dalle officine Nivarox-FAR. Benvenuti nel mondo della nanomeccanica! 

Una vasta gamma di COMPETENZE concorre alla fabbricazione di prodotti RIFINITI IN MANIERA IMPECCABILE. 

Per analizzare gli elementi che compongono il cuore degli orologi Blancpain è indispensabile esplorare le competenze accumulate da Nivarox-FAR. Tutti i mestieri esercitati presso la sede di Le Locle concorrono a produrre scappamenti e oscillatori: si passa dalla micromeccanica tradizionale (tornitura di profili, taglio, laminazione, stampaggio ecc.) alle nuove tecnologie fondate sull’uso del silicio e del processo LIGA. Si tratta di attingere a una vasta gamma di competenze che concorrono tutte alla fabbricazione di prodotti rifiniti in maniera impeccabile, sempre più efficienti e adeguati alle sfide imposte dalla società moderna. 

Fedele alla sua tradizione pionieristica, dopo aver utilizzato scappamenti e oscillatori realizzati con materiali tradizionali (acciaio, ottone, rubino), Blancpain è stata una delle prime aziende ad introdurre scappamenti e organi regolatori amagnetici (silicio e LIGA) e senza piombo, rispettando i vincoli imposti dalla precisione tipica dell’orologeria, e facendo fronte alla moltiplicazione dei campi magnetici (borse, tablet, smartphone, gate degli aeroporti, ecc.).

 Corpi d’ancora elettroformati in microstampi (tecnologia LIGA).   Fissaggio di un corno in silicio su un’ancora di materiale amagnetico e senza piombo.

Corpi d’ancora elettroformati in microstampi (tecnologia LIGA).  Fissaggio di un corno in silicio su un’ancora di materiale amagnetico e senza piombo.

 Insieme di pietre per leve dell’ancora in rubino rosso monocristallino. 

Insieme di pietre per leve dell’ancora in rubino rosso monocristallino. 

LEVE DELL’ANCORA: piccoli rubini rossi, che misurano non più di un millimetro, sono collocati sui bracci. 

Nell’ambito degli scappamenti, la sola produzione dell’ancora richiede una dozzina, e più, di competenze: tornitura e brunitura dell’albero in acciaio della corona di carica (dove il diametro del perno misura a volte appena 0,08 mm, ossia meno del diametro di un capello); trattamento galvanico del corpo dell’ancora; incisione del silicio per le anse applicate; e rivestimento mediante un trattamento di Epilame della superficie. Il tutto disposto in modo da evitare lo spargimento dei lubrificanti presenti nell’orologio. Occorrono, inoltre, una trentina di processi industriali per dare forma alle leve dell’ancora: piccoli rubini rossi, che misurano non più di un millimetro, sono collocati sui bracci dell’ancora.

La ruota di scappamento, analogamente al pignone, è in acciaio di tipo tradizionale. Ha un diametro che varia da 3,9 a 5,75 mm, e la sua fabbricazione richiede non meno di 70 procedimenti. Uno di questi costitui­sce un’autentica sfida tecnica: consiste nel tagliare, smussare, inclinare i 15 o 20 denti della ruota, e questa operazione deve essere effettuata in pochi secondi e su una singola macchina (che rappresenta a sua volta un prodigio di miniaturizzazione e di complessità meccanica, messa a punto interamente da Nivarox-FAR). Questo è uno tra i processi più importanti, in quanto le fini estremità di ogni dente sono progettate per resistere a mezzo miliardo di impatti all’anno.

La fabbricazione del bilanciere Blancpain richiede un’ABILITÀ ESTREMA. 

L’ultimo componente dello scappamento è il disco, una specie di piccola rondella a due livelli il cui profilo è fatto di ottone nichelato. La sua funzione consiste nel ricevere gli impulsi impressi dall’ancora al bilanciere attraverso la sua caviglia. Quest’ultima, frutto di 28 operazioni di foggiatura e levigatura, ha un diametro che va da 0,2 a 0,6 mm e uno spessore compreso fra 0,35 e 1,1 mm. Si tratta di un vero e proprio gioiello, il più piccolo fra i componenti dei movimenti meccanici dell’orologio. 

La creazione dell’oscillatore, che richiede abilità di tipo diverso, è frutto anch’essa di una serie di competenze e tecnicismi.
  
Il bilanciere Blancpain, riconoscibile grazie al suo particolare design, è un piccolo volano in lega di rame (Glucydur) o in titanio, il cui diametro è compreso tra 7,4 e 10,5 mm. La sua fabbricazione richiede un’abilità estrema, specie per quanto concerne la sua geometria e finitura (il pezzo dev’essere sabbiato, lucidato a diamante e levigato). La qualità e la precisione richieste qui sono tali che gli orologiai possono rinunciare alla tradizionale racchetteria e ricorrere invece a una regolazione fine ottenibile mediante viti di bilanciamento. Queste viti misurano circa mezzo millimetro. Sono quindi così minuscole che ognuno dei processi necessari per ottenerle, specialmente la tornitura di profilo, spinge la capacità produttiva fino a limiti fisici estremi, come succede anche con la loro filettatura.

L’asse del bilanciere è uno degli altri elementi realizzati dai tornitori di Nivarox-FAR. Con uno spessore minimo di 1,41 mm, questo asse firmato Blancpain presenta alla sua estremità un perno il cui diametro misura appena 0,07 mm. Si tratta del ruotismo più piccolo presente in un movimento di orologeria!

 Misura dell’angolo della curva Breguet, eseguita manualmente con delle pinzette personalizzate per ogni collaboratore su una spirale di Nivarox, lega creata dall’azienda Nivarox-FAR. 

Misura dell’angolo della curva Breguet, eseguita manualmente con delle pinzette personalizzate per ogni collaboratore su una spirale di Nivarox, lega creata dall’azienda Nivarox-FAR. 

Le spirali in silicio amagnetiche, senza piombo e indeformabili, permettono di ottenere PRESTAZIONI CRONOMETRICHE INEGUAGLIABILI. 

Un'operazione che comporta la separazione della spirale dalla sua base in silicio.

Un'operazione che comporta la separazione della spirale dalla sua base in silicio.

 Elasticità di una spirale in silicio vista durante un’operazione di conteggio per misurare la frequenza dell’oscillatore. 

Elasticità di una spirale in silicio vista durante un’operazione di conteggio per misurare la frequenza dell’oscillatore. 

L’ultimo componente dell’oscillatore è la spirale, una piccola molla piatta collegata al bilanciere: da essa dipende in larga parte la precisione di marcia dell’orologio. Per le sue collezioni, Blancpain utilizza due tipi distinti di spirale: la prima con curva piatta, l’altra con curva Breguet (chiamata anche Phillips). Spirali di questo tipo, ottenute con una lega Nivarox, richiedono oltre 15 lavorazioni tradizionali, che spaziano dal trattamento del filo della spirale alla definizione della forma definitiva. Il complesso procedimento di creazione della curva Breguet viene poi eseguito manualmente. Si tratta, in quest’ultimo caso, di un’operazione così delicata che è possibile produrne solo pochi esemplari al giorno, anche per i più esperti cronometristi. L’abilità richiesta è tale che ogni cronometrista usa strumenti finemente persona­lizzati, secondo la natura specifica della tecnica di lavorazione impiegata e secondo il tipo delle varie spirali Breguet. 

Per questa famiglia di spirali, Nivarox-FAR dispone di una fonderia nata per iniziativa di Nicolas G. Hayek, deciso a portare all’interno dell’azienda la produzione di leghe per orologi, in modo da ottenere una completa integrazione verticale nella fabbricazione delle spirali. La fonderia è sorta nel 2007 con l’aiuto e il sostegno delle conoscenze metallurgiche dell’azienda Hayek Engineering.

La prima famiglia di spirali può essere associata a due tipi di regolazione: mediante virola Nivatronic, ad esempio utilizzando una macchina Omegamétric; oppure mediante una virola tradizionale, agendo sull’estremità interna con una virola a coppiglia. 

La seconda famiglia, la spirale in silicio, è il risultato di un processo di lavorazione completamente diverso: l’incisione profonda a ioni, eseguita su dischi in silicio chiamati in gergo “wafer”. Questa tecnica consente di ottenere geometrie dotate di una precisione che sarebbe irraggiungibile con le procedure tradizionali, e anche di usare una lega amagnetica, esteticamente ineccepibile e resistente all’usura del tempo. 

Qualunque sia la tecnica impiegata, il diametro della spirale misura appena 35 micron, la metà del diametro di un capello, mentre il suo peso è di 0,0025 grammi, sette volte meno di un chicco di riso! Anche in questo caso Nivarox-FAR ha avuto un ruolo pionieristico nella fabbricazione di spirali in silicio, messe a punto insieme a CSEM. Il gruppo Swatch è stato fra i primi a investire prontamente in questa tecnologia e a sfruttarne le caratteristiche, al fine di raggiungere livelli cronometrici eccezionali. 

La fabbricazione dei componenti che concorrono a formare il cuore degli orologi Blancpain si basa su delle specializzazioni di Nivarox-FAR, in particolare sulla nanomeccanica. Si tratta spesso di mestieri particolarissimi, che richiedono know-how e intuito per produrre componenti davvero minuscoli capaci di fornire prestazioni di prim’ordine. 

L’ingegneria e la meccanica sono al centro dei mestieri di Nivarox-FAR. Per preservare e perpetuare quelle rare competenze, tramandate di generazione in generazione o addirittura di padre in figlio, è essenziale la formazione continua. L’azienda di Le Locle forma ogni anno circa 40 apprendisti, in collaborazione con le più importanti scuole politecniche e di ingegneria in Svizzera. Tuttavia, le competenze di Nivarox-FAR sono così specifiche che è possibile appropriarsene soltanto “sul campo” e con i lavoratori “anziani”, unici custodi dell’autentico DNA dell’azienda. 

Il patrimonio di competenze di Nivarox-FAR emerge grazie alle prodezze realizzate dalle case orologiere rappresentate da Blancpain. Questi legami sono incredibilmente forti, in quanto il luogo di nascita di Blancpain è vicinissimo a un centro di specializzazione tra i più complessi controllati da Nivarox-FAR. Parliamo della regolazione delle spirali, che attualmente viene eseguita a Villeret, nel cuore del Giura bernese. 

Non possiamo concludere questo articolo senza sottolineare l’importanza del ruolo che Nivarox-FAR svolge nello sviluppo degli orologi Swiss Made. Questa azienda, che all’inizio degli anni ‘80 sembrava destinata alla chiusura (come tante al­-tre aziende simili nel resto del mondo e specialmente in Europa), è stata salvata dalla volontà e dalla lungimiranza di un uomo eccezionale, il compianto Nicolas G. Hayek. 

È bello constatare che questa azienda sia stata al servizio del gruppo Swatch e di Blancpain, che tuttora è amministrata da Marc A. Hayek, nipote di Nicolas G. Hayek. 

 Operazione di brunitura del perno di scappamento (indurimento della superficie del materiale per ottenere una migliore resistenza all’usura). Qui a fianco: Ruota di scappamento senza pignone: una prodezza nanomeccanica. Svariate decine di operazioni di rettificazione sono necessarie su ogni pezzo derivante dall'inventiva micromeccanica degli anni ‘60, che consente di eseguire tre operazioni contemporaneamente su ciascun dente. 

Operazione di brunitura del perno di scappamento (indurimento della superficie del materiale per ottenere una migliore resistenza all’usura). Qui a fianco: Ruota di scappamento senza pignone: una prodezza nanomeccanica. Svariate decine di operazioni di rettificazione sono necessarie su ogni pezzo derivante dall'inventiva micromeccanica degli anni ‘60, che consente di eseguire tre operazioni contemporaneamente su ciascun dente. 

Capitolo 06

Anne-Sophie Pic

L’ascesa di Anne-Sophie Pic fino alla conquista delle tre stelle Michelin dimostra che non manca certo di carattere e di coraggio.

Autori del capitolo

JEFFREY S. KINGSTON
Anne-Sophie Pic
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