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Capitolo 2

IL FIFTY FATHOMS Una retrospettiva 20 anni dopo la sua rinascita

Negli ultimi 20 anni, il Fifty Fathoms si è imposto tra i capisaldi di Blancpain.

Autori del capitolo

JEFFREY S. KINGSTON

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JEFFREY S. KINGSTON
IL FIFTY FATHOMS Una retrospettiva 20 anni dopo la sua rinascita
IL FIFTY FATHOMS Una retrospettiva 20 anni dopo la sua rinascita
Numero 22 Capitolo 2

Quando Marc A. Hayek scoprì alcuni esemplari del VINTAGE FIFTY FATHOMS degli anni ‘50 e ‘60 nel caveau di Blancpain, fu immediatamente conquistato dal loro fascino e affermò di volerne «RIPORTARE IN VITA» la storia e la tradizione.

Cosa significano gli ultimi vent’anni del Fifty Fathoms per Blancpain? Secondo l’amministratore delegato Marc A. Hayek, «hanno reso Blancpain una maison completa». Si tratta di un’affermazione forte, certamente non pronunciata alla leggera. Tuttavia, ripercorrere le epoche precedenti e abbracciare un arco di tempo ben più lungo degli ultimi vent’anni permette di rivelare la lucidità della sua asserzione.

Settant’anni fa, quando il condirettore di Blancpain dell’epoca, Jean-Jacques Fiechter, creò il Fifty Fathoms, fu un autentico iconoclasta. Si trattava del primo vero orologio subacqueo al mondo. Ovviamente, in precedenza, vi erano stati altri tentativi di sviluppare orologi subacquei, ma nessuno era riuscito a centrare l’obiettivo. Fiechter aveva intuito il problema in modi che altri, all’interno dell’industria, non erano riusciti a cogliere. Era un appassionato di immersioni in un’epoca in cui questa disciplina era riservata in larga parte ai professionisti, per la maggior parte militari, con poche eccezioni di amatori in cerca di avventura. Le sue esperienze personali come subacqueo, come l’immersione durante la quale rimase senza aria, gettarono nuova luce sulle esigenze del mondo subacqueo. Fiechter applicò le sue conoscenze come subacqueo nell’orologio, introducendo una serie di caratteristiche, tra cui due sistemi brevettati – uno per proteggere la guarnizione del fondello e uno per la guarnizione della corona –, grandi dimensioni unite a lancette e indici luminescenti bianchi su sfondo nero per migliorare la leggibilità, una lunetta girevole con meccanismo di blocco per misurare il tempo di immersione e la carica automatica per proteggere la corona dall’usura. Il Fifty Fathoms che ne derivò non fu solo il primo orologio al mondo a offrire queste caratteristiche e questa progettazione, ma si affermò anche come standard di riferimento per gli orologi subacquei. Ben presto, il Fifty Fathoms fu adottato dalle principali forze armate di tutto il mondo: Francia, Stati Uniti, Germania, Israele, Norvegia e molte altre ancora. Le idee di Fiechter furono così lungimiranti che il Fifty definì non solo la tipologia di orologi subacquei per l’intero mondo dell’orologeria durante il periodo iniziale, ma, da allora, rappresentò sempre un segnatempo di riferimento in tale ambito.

Tuttavia, per Blancpain, la creazione di Fiechter rappresentava anche altro: forse può sembrare un aspetto impercettibile se paragonato alla limpidezza e all’importanza della sua visione per l’intera categoria di orologi subacquei, ma, a ben pensarci, è un elemento altrettanto vitale. Nel periodo in cui Fiechter sviluppò il Fifty Fathoms, il resto del settore orologiero aveva sostanzialmente rinunciato alla possibilità di realizzare un orologio subacqueo. Infatti, la principale azienda francese di orologi dell’epoca arrivò al punto di rifiutare la produzione di un orologio subacqueo per la marina francese, dichiarando che «gli orologi subacquei non hanno futuro». Fiechter era decisamente anticonformista e ignorava le tendenze e le mode del tempo, che privilegiavano gli orologi eleganti e da aviatore.

Avere fiducia nella propria visione, anche a costo di non seguire le mode, come fece Fiechter quando creò il Fifty Fathoms, è parte integrante del DNA di Blancpain. Da questo punto di vista, la storia si è ripetuta quando Jacques Piguet, all’epoca proprietario della rinomata manifattura di movimenti Frédéric Piguet nella Vallée de Joux, acquistò Blancpain e assunse Jean-Claude Biver come amministratore delegato all’inizio degli anni ‘80. In quel periodo, il settore dell’orologeria meccanica svizzera era assediato dagli orologi al quarzo a basso costo. In tutto il settore la tendenza era abbandonare gli orologi con complicazioni per ridurre i costi, con un tentativo, poi rivelatosi fallimentare, di competere sul prezzo con il quarzo. Piguet e Biver avevano una visione opposta. Andando controcorrente, come aveva fatto Fiechter, compresero il romanticismo, l’arte e la meraviglia delle complicazioni più raffinate e portarono Blancpain in tale direzione, cominciando con l’introduzione di segnatempo con fasi lunari, seguiti dalla creazione di tutte le iconiche e tradizionali complicazioni dell’orologeria. Questo processo culminò con il 1735, un segnatempo con grande complicazione che si impose da subito come l’orologio da polso a carica automatica più complicato al mondo.

L’era Piguet/Biver di Blancpain, durata due decenni e incentrata sugli orologi con complicazioni e i dress watch, segnò una battuta d’arresto nell’evoluzione del Fifty Fathoms, fino all’arrivo di Marc A. Hayek. Come Fiechter qualche decennio prima, anche Hayek era appassionato di immersioni. Quando Hayek scoprì i segnatempo vintage Fifty Fathoms nel caveau di Blancpain, fu immediatamente conquistato dal fascino delle creazioni di Fiechter e affermò di volerne «riportare in vita» la storia e la tradizione. Alcuni potrebbero considerarla come una ripetizione della storia, ma in realtà si tratta dell’esatto contrario. Quando Hayek decise di far rivivere il Fifty Fathoms, seguì il suo istinto, la sua visione e la sua passione, in contrasto con le pratiche del suo tempo. Seguendo la moda, il mondo dell’orologeria si era allontanato dai segnatempo subacquei e sportivi. In questo senso, non si trattava di arretrare, ma piuttosto di continuare la linea retta della storia di Blancpain, in cui ognuno dei suoi responsabili (Fiechter, Biver e oggi Hayek) si è fidato della propria visione, senza seguire le tendenze.

L’attuale amministratore delegato Marc A. Hayek durante un’immersione della spedizione Gombessa.

L’attuale amministratore delegato Marc A. Hayek durante un’immersione della spedizione Gombessa.

L’ex condirettore di Blancpain Jean-Jacques Fiechter durante un’immersione negli anni ‘50.

L’ex condirettore di Blancpain Jean-Jacques Fiechter durante un’immersione negli anni ‘50.

Due epoche di Blancpain che si incontrano. Jean-Jacques Fiechter (a sinistra) e Marc A. Hayek (a destra).

Due epoche di Blancpain che si incontrano. Jean-Jacques Fiechter (a sinistra) e Marc A. Hayek (a destra).

2003 Il primo passo della RIVISITAZIONE DEL FIFTY FATHOMS fu il modello Anniversary 2003.

Durante l’era Fiechter, il Fifty Fathoms era una colonna portante di Blancpain e, insieme alla linea femminile Ladybird, costituiva il marchio della maison. Restituire al Fifty Fathoms il posto che gli spettava in Blancpain non era un’impresa realizzabile da un giorno all’altro. Il primo passo di Hayek, in occasione del 50° anniversario del Fifty, benché di modesta entità, lasciò presagire ciò che sarebbe accaduto in seguito. Nel 2003, Blancpain lanciò tre serie di cinquanta segnatempo che riprendevano lo spirito degli esemplari vintage, ma con innovazioni profondamente moderne. La serie Anniversary era dotata di un movimento con due bariletti a molla che offriva una riserva di carica di 4 giorni e di lunetta girevole unidirezionale in zaffiro bombato.

Il lancio del Fifty Fathoms 2003 riunì Marc A. Hayek e Robert «Bob» Maloubier OBE, cofondatore del corpo di sommozzatori da combattimento francese, durante un’immersione in Thailandia.

Il lancio del Fifty Fathoms 2003 riunì Marc A. Hayek e Robert «Bob» Maloubier OBE, cofondatore del corpo di sommozzatori da combattimento francese, durante un’immersione in Thailandia.

Il Fifty Fathoms Anniversary 2003. Dotato sia di bracciale in metallo sia di grande cinturino in gomma per
le immersioni, il modello Anniversary introdusse la lunetta in zaffiro bombato.

Il Fifty Fathoms Anniversary 2003. Dotato sia di bracciale in metallo sia di grande cinturino in gomma per
le immersioni, il modello Anniversary introdusse la lunetta in zaffiro bombato.

2007 Il 2007 segnò il debutto della NUOVA GENERAZIONE di FIFTY FATHOMS.

Furono necessari altri quattro anni dal lancio della serie Anniversary prima che Blancpain fosse pronta per il lancio del segnatempo che concretizzava la visione di Hayek di un Fifty Fathoms completamente trasformato. Hayek non aveva dubbi: la nuova generazione di Fifty doveva dimostrare la prodezza tecnica di Blancpain, senza compromessi in termini di funzioni subacquee, e rendere omaggio alla storia degli esemplari vintage degli anni ‘50. Per il Fifty Fathoms Automatique 2007 fu sviluppato un movimento ad alte prestazioni completamente nuovo. Il calibro 1315 aveva tre bariletti a molla che assicuravano una riserva di carica di cinque giorni e bilanciere a spirale libera e regolazione inerziale, per garantire non solo una precisione di cronometraggio eccellente ma anche maggiore robustezza e resistenza agli urti, oltre a grandi rubini e finiture di pregio che introducevano la bellezza dell’alta orologeria in ambito sportivo. L’innovativa lunetta in zaffiro della serie 2003 era presente anche nell’Automatique 2007. La forma bombata conferiva una straordinaria visibilità agli indici luminescenti verniciati sul retro e assicurava una resistenza ai graffi inferiore solo a quella del diamante. Qualsiasi dubbio sul posto del Fifty Fathoms nelle collezioni di Blancpain venne immediatamente fugato quando, insieme al lancio dell’Automatique, videro la luce anche un Fifty Fathoms Chronographe Flyback con pulsanti a tenuta per consentire l’uso del cronografo sott’acqua, e il massimo per gli orologi subacquei di lusso, un Fifty Fathoms Tourbillon.

All’epoca del lancio di questa trilogia di nuovi Fifty, le collezioni di Blancpain si basavano principalmente su orologi con complicazioni e dress watch. Qualcuno dubitava della visione di Hayek, che aveva deciso di puntare sul Fifty Fathoms senza compromessi. Hayek sapeva che seguire le tendenze l’avrebbe condotto in un vicolo cieco. Allo stesso tempo, tuttavia, era realista e consapevole del fatto che sarebbero stati necessari tempo e pazienza affinché le persone capissero la natura dei nuovi segnatempo Fifty Fathoms, cosa rappresentavano e la storia che ha portato alla loro creazione.

Probabilmente, una persona priva di esperienza subacquea non avrebbe mai potuto concepire lo sviluppo di questi nuovi modelli. Fin dai primi anni della sua carriera subacquea, Hayek si rese conto non solo dell’importanza di un orologio subacqueo come strumento di cronometraggio indispensabile per le immersioni, ma anche del modo in cui sarebbe stato utilizzato. Questa visione arricchì la sua prospettiva ed esperienza di subacqueo che aveva utilizzato gli orologi subacquei e si era affidato a questi strumenti prima dell’avvento degli attuali computer subacquei.

Durante le riunioni con i colleghi di Blancpain per lo sviluppo dei nuovi orologi della collezione Fifty, Hayek si rese conto che le persone del suo team che praticavano immersioni subacquee avevano una percezione differente da coloro che non erano subacquei. Hayek e i colleghi con esperienza diretta come subacquei erano in grado di comprendere non solo cosa dovesse avere un orologio subacqueo ma anche «perché».

Il movimento calibro 1315 con tre bariletti a molla e cinque giorni di riserva di carica del moderno Fifty Fathoms Automatique.

Il movimento calibro 1315 con tre bariletti a molla e cinque giorni di riserva di carica del moderno Fifty Fathoms Automatique.

2007 Con l’avvento della nuova generazione di Fifty Fathoms Automatique, il FIFTY FATHOMS DIVENTÒ ANCHE UNA COLLEZIONE.

Insieme alla straordinaria storia del Fifty Fathoms, i modelli 2007 costituirono la base per le creazioni di Hayek. Nei quindici anni seguenti, Blancpain ampliò e approfondì la linea Fifty Fathoms: oggi la collezione è completa, affiancata ai modelli Villeret, tradizionali e classici, e ai modelli da donna Ladybird. Per lo sviluppo di ogni nuovo modello, Hayek seguì con determinazione la propria «stella polare»: il Fifty Fathoms era nato come orologio subacqueo e ogni variazione doveva rispettarne la missione. Questo principio fondamentale permane, nonostante molti dei proprietari di orologi subacquei li utilizzino come orologi sportivi-eleganti, adatti sia a un abito sia a un paio di jeans. In altre parole, molti dei proprietari di un Fifty Fathoms oggi non lo userebbero mai per fare immersioni, anche se ne avrebbero la possibilità. I principi della filosofia di Hayek sono chiari: un cronografo poteva entrare nella collezione Fifty Fathoms solo se era utilizzabile per le immersioni; si poteva introdurre una complicazione del calendario solo se i suoi correttori erano impermeabili; tutti i modelli dovevano essere dotati di lunetta girevole adatta al cronometraggio delle immersioni; occorreva garantire la leggibilità sott’acqua e tutti i movimenti dovevano essere robusti e adatti all’ambiente sportivo. Hayek sintetizza così questi criteri: «Il Fifty Fathoms originale è stato sviluppato negli anni ‘50 senza compromessi» e lo stesso principio deve valere per gli orologi moderni.

Il trio del lancio del 2007: Automatique, Chronographe Flyback e Tourbillon.

Il trio del lancio del 2007: Automatique, Chronographe Flyback e Tourbillon.

Uno dei momenti culminanti del lancio del 2007 fu un’immersione al largo delle coste della Francia meridionale, durante la quale il campione del mondo di apnea Gianluca Genoni ricevette un orologio Fifty Fathoms sott’acqua.

Uno dei momenti culminanti del lancio del 2007 fu un’immersione al largo delle coste della Francia meridionale, durante la quale il campione del mondo di apnea Gianluca Genoni ricevette un orologio Fifty Fathoms sott’acqua.

2013 Come negli anni ‘50, Blancpain AMPLIÒ LA COLLEZIONE FIFTY FATHOMS introducendo un modello più piccolo, il BATHYSCAPHE.

Il primo grande ampliamento della collezione si ebbe nel 2013, quando Blancpain reintrodusse il Bathyscaphe. Negli anni ‘50, il Bathyscaphe entrò in scena tre anni dopo il lancio ufficiale del Fifty Fathoms. Fedele alle sue origini di orologio subacqueo con impermeabilità e leggibilità eccellenti, unite alla lunetta girevole per il cronometraggio delle immersioni, il Bathyscaphe aveva due declinazioni: un modello più piccolo e più adatto all’uso quotidiano (un aspetto rilevante in un’epoca in cui gli orologi da uomo e da donna erano generalmente piuttosto piccoli) e un modello di dimensioni ancora minori specifico per il polso femminile. Le stesse idee si applicano al Bathyscaphe moderno. Hayek ha contribuito alla creazione di un’ampia gamma di dimensioni per il Bathyscaphe, in grado di soddisfare tutti i gusti. Inoltre, come aveva fatto Fiechter all’epoca, il Bathyscaphe è stato arricchito di complicazioni. Fiechter aveva creato un Bathyscaphe con un semplice datario e, in seguito, una versione con indicazione sia della data sia del giorno della settimana. Hayek si è spinto ancora oltre. La linea Bathyscaphe integra non solo la data (come quasi tutti i modelli Fifty Fathoms) e un modello con giorno della settimana e data, ma anche complicazioni più elaborate, come un calendario completo delle fasi lunari, un calendario annuale e un cronografo flyback.

La ricca storia degli anni ‘50-‘70 è stata fonte di ispirazione per molte varianti delle linee moderne dei Fifty Fathoms e dei Bathyscaphe. Si possono ricordare alcuni esempi: i modelli «No Radiations», con dicitura sul quadrante che garantisce ai civili l’assenza di composti radioattivi, un tempo richiesti da alcune forze armate per gli indici e le lancette; i modelli MIL-SPEC, che riprendono i modelli della marina degli Stati Uniti, con indicatore dell’umidità sul quadrante; la serie Aqualung, che richiama i segnatempo Fifty Fathoms venduti insieme alla gamma completa di attrezzatura subacquea nei negozi di immersioni Aqualung in Francia; il Barakuda, ispirato ai modelli venduti dal fornitore tedesco di attrezzature subacquee Barakuda; il Day Date 70s, le cui radici derivano da un orologio degli anni ‘70 con questa complicazione; e ancora il Nageurs du Combat, che rende omaggio al lungo sodalizio tra Blancpain e il corpo di sommozzatori da combattimento francese.

Negli ultimi vent’anni si è assistito all’introduzione di un’ampia gamma di materiali per le casse. In primo luogo, l’acciaio inossidabile, l’unica scelta possibile per il Fifty Anniversary 2003; con il tempo, Blancpain ha aggiunto modelli in oro rosso per il Fifty Fathoms nel 2007, seguiti dall’oro bianco, per poi espandersi ulteriormente con il titanio, l’oro Sedna e vari colori di ceramica.

Due versioni del Bathyscaphe con dimensioni della cassa differenti.

Due versioni del Bathyscaphe con dimensioni della cassa differenti.

2012 Il Fifty Fathoms originale ERA RIVOLUZIONARIO per i suoi tempi. Con lo stesso spirito, Blancpain ha sviluppato L’X FATHOMS, L’OROLOGIO SUBACQUEO MECCANICO PIÙ EVOLUTO AL MONDO.

La collezione era dunque composta dal Fifty Fathoms iconico, incarnazione dell’essenza di uno strumento d’immersione tradizionale, e dal Bathyscaphe, indossabile nel quotidiano o durante un’immersione. Hayek si rese conto che c’era spazio per un’altra linea di segnatempo estremamente tecnici per immersioni estreme. Il primo di questi modelli fu il 500 Fathoms, lanciato nel 2009. Grazie alla cassa in titanio estremamente resistente, al vetro zaffiro molto spesso e alla valvola di decompressione dell’elio, il 500 Fathoms garantiva una profondità di 1000 metri. Il secondo modello era ancora più ambizioso per le sue caratteristiche: il Blancpain X Fathoms presentava, infatti, una combinazione di caratteristiche mai viste prima in un orologio subacqueo prettamente meccanico. Avvalendosi di una tecnologia all’avanguardia, il suo movimento incorporava una membrana in Liquid MetalTM, la cui deformazione sotto pressione permetteva di avere due profondimetri: uno misurava la profondità fino a 90 metri, mentre l’altro forniva una misurazione di alta precisione fino a 15 metri, con un’accuratezza superiore al movimento del braccio di un subacqueo. Inoltre, aveva anche una terza lancetta di profondità per registrare il livello massimo raggiunto durante un’immersione. Infine, l’X Fathoms era dotato di contatore retrogrado dei cinque minuti per agevolare le soste di decompressione dei subacquei. Questa linea tecnica si è ulteriormente ampliata con il nuovo Fifty Fathoms 70th Anniversary Act 2: Tech Gombessa, descritto nelle pagine 24-33 di questo numero.

L’X Fathoms, con profondimetro meccanico ad alta precisione.

L’X Fathoms, con profondimetro meccanico ad alta precisione.

Marc A. Hayek durante il lancio mondiale dell’X Fathoms nell’acquario del Dubai Mall.

Marc A. Hayek durante il lancio mondiale dell’X Fathoms nell’acquario del Dubai Mall.

Gianluca Genoni vestito da orologiaio durante il lancio.

Gianluca Genoni vestito da orologiaio durante il lancio.

2003-2023 Negli ultimi DUE DECENNI, il Fifty Fathoms SI È EVOLUTO, diventando uno dei CAPISALDI di Blancpain.

La moderna collezione Fifty Fathoms ha avuto subito successo? Decisamente no. Il suo sviluppo, che l’ha portata a diventare uno dei capisaldi di Blancpain, è durato vent’anni, ed è stato sostenuto con pazienza dalla visione e dall’impegno di Hayek. Hayek spiega il modo in cui vede il Fifty Fathoms oggi:

«In un certo senso, la storia si sta ripetendo. Il Fifty Fathoms fu un grande successo per Blancpain. Caratterizzò il marchio per decenni. Oggi, vediamo che questi risultati vengono nuovamente raggiunti, la linea ha successo... Sono molto felice che ciò stia accadendo, come era avvenuto negli anni ‘50. Finché avrà potenziale da liberare e finché sarò qui, continuerò a spingerla, svilupparla e amarla».

L’arrivo di Marc A. Hayek durante una spedizione subacquea vicino a Rangiroa, nella Polinesia francese.

L’arrivo di Marc A. Hayek durante una spedizione subacquea vicino a Rangiroa, nella Polinesia francese.

IL FIFTY FATHOMS Una retrospettiva 20 anni dopo la sua rinascita

Capitolo 03

Fifty Fathoms 70th Anniversary Act 2: TECH GOMBESSA

Non ci sono dubbi: nessun orologio subacqueo nella storia è stato progettato da un team in grado di vantare una simile esperienza nelle immersioni.

Autori del capitolo

JEFFREY S. KINGSTON
Fifty Fathoms 70th Anniversary Act 2: TECH GOMBESSA
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